Franco Battiato torna in Ticino il prossimo 10 novembre, alle 20.30. Dopo le serate con Alice e quelle con la Royal Philharmonic Orchestra, ecco una nuova occasione per entrare nel mondo dell’artista, attraverso la sua musica.
Ha sempre amato sperimentare, confrontandosi con diversi generi musicali, mescolandoli tra loro. Passa dalla musica romantica degli anni sessanta, a quella sperimentale degli anni settanta, passa attraverso l’avanguardia, la musica colta, il rock progressivo e la musica leggera. Non mancano le incursioni nell’opera e nella musica colta.
Può vantare collaborazioni eccellenti: il violinista Giusto Pio (scomparso il 12 febbraio 2017) ed il filosofo Manlio Sgalambro che è coautore di molte delle canzoni di Battiato.
A Fabio Fazio, in una puntata di “Che tempo che fa”, ha raccontato la sua giornata tipo: si sveglia all’alba e ascolta musica classica. Si alza, medita, fa colazione e poi inizia a leggere e a lavorare.
Memorabile l’intervista rilasciata a Lilli Gruber. In quell’occasione Battiato disse:”Non sono né di destra né di sinistra. Sto in alto. E sono per l’essere umano e per gli esseri umani”.
Franco Battiato è aperto a molte forme d’arte, tra queste la pittura. Dipingere equivale ad un esperimento continuo di autoanalisi e miglioramento di sé. A tal proposito, in un’intervista a La Repubblica, ha dichiarato:”Nella pittura vedo tutti i miei difetti, e mi interessa migliorare. Ne sono ingordo e non vedo l’ora di mettermi a lavorare”.
Non mancano le esperienze cinematografiche. Nel 1979 inizia a dirigere tutti i suoi videoclip. Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film “Perdutoamor”, un soggetto in larga parte autobiografico. Con questo lavoro si aggiudica il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.
Vive a Milo, alle pendici dell’Etna. Una sorta di buen retiro, lontano dalla vita mondana che, per sua stessa ammissione, non ama.
Sul palco del Palacongressi sarà accompagnato da Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere, e il Nuovo Quartetto Italiano.
Per informazioni: www.gcevents.ch
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