Non ci risulta che sia mai stato messo in commercio lo stupidario dell’abbandono, quel prontuario di frasi poco intelligenti e sensate che gli uomini abitualmente utilizzano quando decidono di lasciare una donna.
Generalizzare, avete ragione, non è corretto, ma siamo molto vicine al vero quando sosteniamo che l’ammissione diretta della fine di un sentimento e del desiderio di chiudere un rapporto non sia alla portata di tutti.
Prima di ricorrere all’uso della parola, l’uomo sfodera l’arte del far capire. In tal caso è colpa della donna se l’intuito non è troppo sviluppato.
Per una questione di trattamento paritario, ammettiamo che l’intuito – il nostro – funziona, ma frequentemente non lo attiviamo, nella speranza di ritardare l’inevitabile.
Non è facile lasciare una persona ed è assai difficoltoso parlare chiaro, affidando alle parole il compito di tradurre la fine di un amore.
Quando questo coraggio non arriva, è il trionfo di parole in libertà, raccolte in frasi emblematiche, da tramandare ai posteri.
Affermazioni maschili:
- Ho bisogno di una pausa di riflessione
- Starai sicuramente meglio senza di me
- Non c’è più la scintilla di una volta
- Qualcosa si è spezzato dentro di me
- Resterai sempre la donna della mia vita
- Ti vorrò sempre un bene dell’anima
- Un allontanamento potrebbe riavvicinarci
- Non è detto che sia per sempre
- Non c’è un’altra donna, è una cosa mia
- Ho bisogno dei miei spazi
Risposte che le donne vorrebbero dare, ma che purtroppo non danno per via dei sensi di colpa:
- Non sapevo che la funzione “riflessione” fosse attiva nel tuo cervello
- Non sei il mio medico curante
- Qualche volta hai forse incendiato il letto?
- Anche fuori di te, quando ti appiccico al muro
- Quale vita, quella prima della bionda o dopo la mora?
- Per forza, l’amore lo stai consumando con un’altra!
- Da quando credi nei miracoli?
- La nuova Penelope che aspetta il ritorno di Ulisse
- Allora c’è un altro uomo!
- Ti manca l’ora d’aria?
Ho dimenticato qualcosa nell’elenco delle frasi memorabili dello stupidario dell’abbandono?
Scrivimi!
patrizia.speroni@aruba.it